


UNA DOMANDA RISUONA, MARTELLANTE, DAGLI ABISSI DEL COSMO:
Come sarebbe il mondo se le cose andassero diversamente?










QUANDO
SABATO 4.10.2025
Letture, dialoghi, viaggi nel futuro



ORE
10:00 - 21:00
80 ospiti, 3 sale, 22 ore di interventi





DOVE
MAXXI - ROMA
Museo nazionale delle arti del XXI secolo
IL TEMPO DELLA COSMOPOLITICA

Un pianeta sconosciuto, una navicella spaziale, una galassia lontana, un buco bianco, una festa.




80
Ospiti
80% under 40 / 20% over 40

8
Presentazioni di libri
Leggere il futuro




6
Dialoghi
Idee sul futuro




3
Sessioni tematiche
Viaggi nel futuro

1
Grande intervista
Spazio, tempo, cielo




1
Performance
Dal cosmo al caos
80
Ospiti
80% under 40
8
Presentazioni di libri
Leggere il futuro
6
Dialoghi
Idee sul futuro
3
Sessioni tematiche
Viaggi nel futuro
1
Grande intervista
Spazio, tempo, cielo
1
Performance
Dal cosmo al caos
UNA PIATTAFORMA E UNA SFIDA GENERAZIONALE



















In ogni caos
c'è un cosmo,
in ogni disordine
un ordine segreto
CARL GUSTAV JUNG
PRE-REGISTRATI
L’ingresso agli eventi di Bayram – Il tempo della cosmopolitica è gratuito, con partecipazione libera fino a esaurimento posti. Per tale ragione, una volta pubblicato il programma ufficiale, sarà necessario registrarsi per poter garantire il proprio posto.
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NOT F.A.Q.
La parola Bayram, di origine turca, significa "festa" o "celebrazione". È un nome tradizionale molto usato nei paesi turchi e in quelli vicini, che richiama il significato di una celebrazione particolare, laica e religiosa. Ma soprattutto si colloca alla radice etimologica della parola italiana “bailamme” che come recita la Treccani indica “confusione e grida di gente che va e viene, baraonda”.
Mentre, se nella concezione degli antichi greci (kosmos) significava, congiuntamente, “ordine”, e “mondo, universo”. Questo duplice significato esprimeva in modo chiaro l’idea che l’intero universo, ivi compresa la Terra, fosse un tutto armonico e ordinato, contrapposto al disordine del caos. Nella mitologia greca, infatti il Caos è la personificazione dello stato primordiale di vuoto, buio, anteriore alla creazione. Per Platone esso è il luogo primigenio della materia informe e rozza a cui attinge il Demiurgo per la formazione del mondo ordinato, il Cosmo, appunto.
A prima impressione assomiglia al nome di un pianeta inesplorato, di una navicella spaziale, di una galassia lontana, di un buco bianco. In realtà Bayram vuole essere una piattaforma di dialogo, ascolto e confronto che metta insieme le più brillanti menti della sua generazione, e allo stesso tempo il luogo in cui avviene il "passaggio generazionale" delle idee.
Gli obiettivi sono molteplici pertanto quello principale è quello di creare un presidio collettivo di crescita personale; un laboratorio di idee visionarie e di condivisione di esperienze umane; un luogo in cui tutti possano diventare protagonisti nell’elaborazione dei contenuti con proposte, contributi e idee.
Non parliamo solo di un Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, bensì di un vero e proprio polo a trecentosessanta gradi, con aree espositive, sale per conferenze, bar, biblioteca, ma anche uno spazio all’aperto dove si può svolgere qualsiasi genere di iniziativa. Tutto questo in una cornice architettonica avvenirista disegnata da Zaha Hadid, in un quartiere romano, il Flaminio, che dallo stadio all’Auditorium fino al Ponte della Musica, assume anno dopo anno la sua identità urbana.
Luogo ideale per le avanguardie artistiche, tavolo di pacificazione culturale, ma soprattutto piattaforma interdisciplinare per far dialogare le nuove intelligenze del nostro Paese. Il Maxxi è l’iperluogo per eccellenza per rispondere alle domande esistenziali, interstellari e urgenti del nostro tempo.
“Nelle chiese abbandonate si preparano rifugi e nuove astronavi per viaggi interstellari” cantava Franco Battiato. E in effetti il Maxxi, oltre a diventare un rifugio, a un’astronave ci assomiglia anche.
